Ciao a tutti! La scorsa settimana abbiamo analizzato in lungo e in largo il libretto messa. E per chi si sposa in comune? Nessun libretto? Non è detto 🙂
Ebbene sì, benchè non abbia una evidente ragione di esistere, ultimamente si sta facendo largo anche l’utilizzo di un libretto per le cerimonie civili, e certo è un ottimo modo per ribadire, ancora una volta, l’originalità del proprio matrimonio. Ma cosa scrivere su un libretto relativo ad una cerimonia che prevede molti meno passaggi del rito religioso?
Innanzitutto, il tono sarà molto diverso, meno formale e “sacro” e più concentrato sugli sposi. La lunghezza del libretto – e del rito – dipendono proprio da voi: una cerimonia civile può durare 5 minuti – quanto basta all’ufficiale di Stato civile per leggervi i famigerati articoli del Codice e dichiararvi marito e moglie – a un’ora, se decidete di “farcire” la cerimonia con uno scambio di promesse scritto di vostro pugno e una serie di momenti musicali e letture di poesie da parte dei vostri parenti e amici. Ovviamente tutto ciò dev’essere possibile – molte sale comunali prevedono un ritmo di un matrimonio ogni mezz’ora, il che rende tutto simile ad una catena di montaggio matrimoniale – ma, se avete almeno una mezz’oretta per voi, cercate di personalizzare un momento che altrimenti potrebbe risultare assolutamente freddo, asettico e molto poco romantico.
Tutto diventa più facile se chi celebra il rito è un parente o un amico scelto da voi: secondo il DPR n. 396 del 3 novembre 2000, che riprende addirittura una vecchia norma del 1939, “le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate ai dipendenti a tempo indeterminato del Comune, previo superamento di apposito corso, o al presidente della Circoscrizione ovvero a un consigliere comunale che esercita le funzioni nei quartieri o nelle frazioni, o al segretario comunale. Per il ricevimento del giuramento di cui all’articolo 10 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, e per la celebrazione del matrimonio, le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate anche a uno o più consiglieri o assessori comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale”.
In questo caso, dunque, potrete mettervi d’accordo con chi celebra e riportare, se lo volete, le sue parole sul libretto civile. Altrimenti, spazio a poesie, foto degli sposi, citazioni sul matrimonio: più che altro un ricordo da portarsi via, che una vera guida alla cerimonia. Anche perchè le promesse, se scritte dagli sposi, non andranno pubblicate sul libretto ma lasciate alla sorpresa del momento.