Ciao a tutti! Continuiamo a parlare di partecipazioni, concentrandoci, questa settimana, sulla tipologia e il formato che possono avere, e con questo cominciamo ad entrare nel cuore del mio lavoro 🙂
Una volta, le partecipazioni erano tutte uguali, o quasi: cartoncino color avorio, testo in nero o grigio scuro in un carattere corsivo, cartoncino più piccolo con invito al ristorante, busta coordinata. Poi sono arrivati i cataloghi di partecipazioni: si è partiti da lavorazioni minime (iniziali a secco, bordi dorati) per arrivare a mille possibilità: fiori in rilievo, cartoncini ad estrazione, intagli e sovrapposizioni, in una marea di colori. Il che andava bene, finchè non hanno cominciato a girare cataloghi tutti uguali: quanti di voi hanno ricevuto la partecipazioni con la Fiat 500 disegnata con sopra gli sposi o il cuoricino che lascia intravedere i nomi?
Personalmente – e non lo dico solo perchè sennò il mio lavoro non esisterebbe – credo che le partecipazioni debbano essere il più personalizzate, e originali, possibile. Il che non significa per forza prodursi in lavorazioni esagerate o aperture complicatissime, basta anche solo inserire un singolo dettaglio che richiami la personalità e i gusti degli sposi e che sia unico, originale, non visto ancora in giro. La grafica e la stampa digitale ci danno oggi la possibilità di realizzare, con costi decisamente più bassi rispetto alla stampa tradizionale (che richiedeva la produzione di un cliché o matrice di stampa), praticamente tutto ciò che la fantasia ci suggerisce. Dunque, perchè non approfittarne?
Ecco dunque che la tipologia della partecipazione si può adattare alle esigenze degli sposi: spazio dunque a formati pocket con tasca per inserire l’invito al ristorante o al taglio della torta, a intagli a forma di farfalla che spiega le ali per richiamare il tema del matrimonio, a decorazioni a rilievo e a nastri che riprendano il colore scelto. Non c’è limite alla fantasia ed è bene che le partecipazioni rispecchino e comunichino fin da subito il tono del matrimonio: in fondo, si tratta della prima comunicazione che i futuri sposi fanno al mondo esterno, e pertanto, se si vuole che il proprio matrimonio sia originale, è meglio farlo capire da subito 🙂
Un’idea decisamente originale, che in parte è tratta dall’America e che ho visto personalmente avere un notevole successo, è quella di inserire nelle partecipazione un “save the date”, un segnati la data, in forma di calamita da attaccare al frigo. E’ un’idea che mi è venuta per caso, quando stavo preparando le mie partecipazioni, e che ha entusiasmato le spose a cui ho curato la parte grafica del matrimonio al punto che ne ho realizzate a migliaia, tutte diverse e completamente personalizzate. I miei invitati hanno decisamente apprezzato la possibilità di attaccare al frigorifero un “promemoria” per non dimenticare il giorno giusto (l’anno in cui mi sono sposata ho personalmente partecipato ad altri 10 matrimoni, confondersi era possibile!) e hanno ammirato l’originalità dell’idea, che ha immediatamente annunciato loro che si sarebbe trattato di un matrimonio “fuori dal comune” (o quantomeno fuori dalle usanze, piuttosto ripetitive e tradizionali, della mia città). Le calamite “save the date” risultano di particolare utilità per chi, per ragioni di lontananza geografica ad esempio, deve spedire le partecipazioni con molto anticipo.
Per tirare le somme, dunque, spazio alla fantasia, quando si tratta di progettare le proprie partecipazioni. Per amor di precisione, va detto che bisogna stare attenti, nel decidere il formato, alle tariffe di spedizione postale: il formato quadrato, secondo le Poste Italiane, risulta “fuori standard” e, quindi, prevede l’applicazione di più francobolli. È meglio tenerne conto, se le partecipazioni vanno spedite, in modo da evitare che l’invitato, assieme alla busta, riceva anche una bella multa. Altra questione, a tal proposito, è proprio se le partecipazioni vadano spedite oppure consegnate a mano: sebbene il Galateo preveda tassativamente la spedizione, anche in questo io credo che si debba fare come si preferisce, e penso che consegnare il cartoncino a mano sia una dimostrazione d’affetto e di interesse verso la persona che lo riceve e che si vede dedicare del tempo dai futuri sposi. Certo, può essere una decisione impegnativa se le partecipazioni da consegnare sono centinaia, ma ne vale la pena 🙂
Su una cosa, invece, proprio non si scappa: gli indirizzi sulle buste vanno scritti tassativamente a mano. Rischierete una paresi, ma ricevere una busta con l’indirizzo prestampato farà credere all’invitato di ricevere un freddo estratto conto della sua banca, anziché un caldo e affettuoso invito a nozze. Potete sempre mettere all’opera mamme, zie, suocere e chiunque in famiglia abbia una bella grafia e voglia darvi una mano 🙂